Aspettando Dante…“Nel mezzo del cammin di nostra vita”
Paolo Vitali, Direttore della Biblioteca Capitolare di Pescia che celebrerà i 700 anni dalla morte di Dante attraverso l’allestimento alla fine del prossimo mese di Maggio, in stretta collaborazione con il Lions Club Pescia, di una straordinaria mostra di opere inedite che ci racconteranno del Sommo Poeta…
Dante, un tesoro tutto da riscoprire?
Ogni biblioteca ha un patrimonio che si ricollega a Dante, padre della lingua italiana e della nostra identità culturale, sia autoctona che europea. Ogni biblioteca ha testimonianze inedite, originali e suggestive su Dante. La nostra Capitolare è un mondo tutto da scoprire, e Dante quest’anno sarà il suo “tesoro”.
Siamo veramente “nel mezzo del cammin di nostra vita?”
In questo nostro momento storico, in questo settecentenario sì, siamo veramente nel mezzo del cammin di nostra vita. Spero in una ripartenza positiva: che questa mostra sia il primo seme per una vera e propria rinascita culturale. Per ripartire ci vuole la cultura: ecco perché ci siamo subito messi in moto con entusiasmo per celebrare e ricordare Dante anche a Pescia.
Biblioteca Capitolare e Lions Club Pescia: siamo all’inizio di una nuova era e di una nuova collaborazione?
Dante unisce sempre. La Biblioteca Capitolare ha sempre collaborato con le Istituzioni e le associazioni del territorio. Grazie alla sensibilità del Lions Club Pescia e del Presidente Dr. Francesco Bellandi quest’anno siamo finalmente riusciti a trovare un anello di congiunzione che ci permetterà di scavare a fondo nella nostra identità e nella nostra cultura; siamo veramente in una nuova era, ponendoci in controtendenza in questa moderna società che porta dentro i segni indelebili della pandemia. Oggi il Lions Club Pescia e la Biblioteca Capitolare hanno trovato un comune denominatore, un punto focale di unione e di forza, mettendo al centro assoluto Dante.
Grazie ad opere originali, prestate anche da collezioni private, potremo per la prima volta ammirare volumi finora gelosamente custoditi nelle casseforti, nonché pregiate riproduzioni di manoscritti esposti nelle più famose biblioteche italiane.
Insomma, Dante continua incessantemente la sua corsa culturale, donandoci una nuova linfa vitale.
Auspico con tutto il cuore che questa mostra sia l’inizio di una lunga collaborazione, fatta di incontri e di pubblicazioni, coinvolgendo soprattutto i giovani ed onorando la tradizione e l’amore per i libri. Doveroso è rivolgere un pensiero alla sensibile attività culturale svolta qui a Pescia dal Notaio Carlo Bellandi, uomo che con grande sapienza e passione è riuscito a salvare preziosissime opere dall’oblio, regalandole oggi alla nostra memoria.